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Ce l’abbiamo fatta!

 
     
   
   
   
   
     
 
 
     
 
In cima al Vinson

 

 

 

Ce l’abbiamo fatta!

Partiti il 16 novembre dall’Italia siamo giunti il 27 in cima al Vinson ed il 14 dicembre (97 anni esatti dopo Amundsen) al Polo Sud con gli sci.

 
     
 
Al Polo Sud con gli sci
 
     
     
 
E’ stata una duplice avventura entusiasmante, anche se faticosa e portata a termine in un clima rigidissimo con temperature ben al di sotto del previsto. Comunque, grazie all’attrezzatura tecnica di cui eravamo dotati, non abbiamo avuto alcun problema anche con -32° in tenda o -50° (effetto vento escluso) all’esterno. Siamo dovuti ricorrere ad alcuni accorgimenti per evitare, anche in tenda, il congelamento di attrezzature elettroniche delicate, borracce, scarpette, ecc. che venivano tenute durante la notte dentro il sacco a pelo, con comprensibile grande comodità!
 
     
     
 

Nell’ascensione al Vinson, essendo stati i primi della stagione ci è toccato attrezzare tutti i campi costruendo i muri di neve, i ripari per i “bagni” e scavando le buche per le tende mensa; ma le maggiori fatiche hanno contribuito a migliorare l’acclimatamento per il giorno della vetta (ed anche a passare il tempo!).
Pure i carichi trasportati non son stati poca cosa: 30/35 kg salendo verso il Vinson e tra i 70 e gli 80 kg con la slitta verso il Polo, e durante i 1.200 metri di corde fisse con pendenze del 50/55%, con zaini di piombo, abbiam visto il “paradiso”!

L’unico disguido di tutto il periodo è stata l’inprevista lunga attesa dell’aereo russo per il ritorno in Cile che, per bufere e venti ad oltre 120 Km/, ha tardato di 10 giorni bloccandoci alla base di Patriot Hills, giorno di Natale compreso. E non c’è niente di più tedioso del passare 10 interminabili giorni in tenda, nel nulla cosmico, in mezzo alla bufera avendo, oltretutto, già finito le proprie avventure; ma anche questo è passato e fa comunque parte del contesto dell’Antartide, continente affascinante quanto ostile e difficilmente immaginabile fino a quando non lo si esplora.
 
     
   
 
Con la slitta verso il Polo
 
     
     
 

Siamo orgogliosi di aver piantato, e fatto sventolare per tre giorni, la Bandiera Italiana al Polo Sud ove mancava da anni (l’Italia non è stata tra i paesi firmatari del trattato antartico e quindi la nostra bandiera non è tra quelle fisse). E ciò che ci rende ancor più fieri è stato apprendere che due umili “signor Rossi”, come simpaticamente ci aveva soprannominato una giornalista de Il Giornale, son stati i primi Italiani a compiere questa doppia impresa nella stessa spedizione. Il direttore americano della base antartica ed il responsabile della logistica aerea ci hanno, infatti, portato a conoscenza di tale statistica, per noi, assai gratificante.
Inoltre, controlleranno i loro files per risalire a chi sia stato l’ultimo Italiano giunto con gli sci al Polo e quanti anni fa (il direttore della base è in carica da sette anni e asserisce di non averne mai ricevuto uno).
Non c’è male! Primi della stagione in cima al Vinson, primi della stagione a raggiungere il Polo e primi Italiani a farle tutte e due in fila!

 
     
     
 

Va ricordato che lo scorso anno quattro alpini valdostani (due istruttori e due aspiranti guide) hanno realizzato una spedizione, di impegno sciistico ed alpinistico pari alla nostra, ma andando con gli sci da Patriot Hills fino al Campo base del Vinson, per poi scalarne la vetta. Per un ex S.M.ALP (Scuola Militare Alpina di Aosta) come Marco, e comunque per entrambi, è stato gratificante sentir elogiare un altro gruppo di Italiani che hanno lasciato un ottimo ricordo quali uomini ed alpinisti di grande preparazione ed esperienza.

 
     
     
 

Non possiamo che ringraziare tutti coloro che ci hanno aiutato a realizzare questo sogno, a cominciare dalle famiglie che abbiamo abbandonato per un mese e mezzo, gli “sponsor” ed amici per il contributo finanziario e morale. Ed un grazie anche alla Focus World Expedition (e suoi corrispondenti in Antartide) per l’eccellente organizzazione senza alcuna pecca anche in un continente così remoto.

 
     
     
 
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